Gli ottavi, i cosiddetti “denti del giudizio” per l’età in cui sorgono, sono sempre stati oggetto di discussione. Sono stati infatti svolti molti studi per capire se la loro estrazione si deve o meno fare.
Nel 2013 l’autorevole studio di Nunn ha evidenziato una nuova problematica: il follow-up di 25 anni su un campione di più di 400 pazienti ha rilevato la frequenza quasi doppia di tasche superiori ai 4 mm nei secondi molari, in presenza degli ottavi.
In uno studio pubblicato pochi mesi fa, il gruppo di lavoro di Sun ha indagato, partendo dall’evidenza di Nunn, sull’impatto parodontale sui secondi molari, in seguito all’estrazione degli ottavi. La conclusione dello studio ha evinto come le tasche parodontali siano inferiori nel secondo molare, a fronte della mancanza dell’ottavo, e di come ci sia un miglioramento qualora venisse effettuata l’estrazione.
L’estrazione del dente del giudizio è quindi un miglioramento per la parodontite: favorendo la detersione e lo spazzolamento dei denti, la problematica parodontale si affievolisce.
L’avulsione degli ottavi al Centro Andriolo è consigliata anche quando si rischia la malocclusione, l’affollamento dentale, la corrosione del dente adiacente o la grave infezione al dente (carie, pulpite, ascesso dentale o granuloma).