Un mare cristallino, una muta da sub, e i colori brillanti dei pesci: la ricetta per una vacanza perfetta, finchè non arriva il mal di denti a farti tornare sulla terraferma.
La forte pressione dell'acqua infatti può provocare dolore ai denti e alle gengive, danni ad otturazioni già fatte, e anche tensioni o dolori alla mascella. E non sono patologie rare, in quanto vengono dichiarate da un subacqueo su due, soprattutto a livello amatoriale ma non solo, in quanto anche i sub più esperti non sono immuni ai disturbi mandibolari che colpiscono per il prolungato uso del boccaglio.
Quali sono i disturbi più comuni facendo sub?
Il più comune tra i disturbi avvertiti nelle profondità marine è la barodontalgia, ovvero il dolore provocato dal cambiamento della pressione sott’acqua, che crea delle sacche gassose che si infiltrano nei denti e provocano infiammazioni.
Oltre a quello sono comuni poi i problemi alle corone dentali, e non mancano i casi di rottura di otturazioni.
Il dolore che si manifesta riguarda generalmente i denti molari ed è più frequente man mano che si aumentano le ore a profondità elevate, perché l’aria secca e la scomoda posizione della mascella che morde il boccaglio è un mix da non prendere sotto gamba.
Un dente malato sott’acqua si sentirà molto di più che in superficie, e non è difficile immaginare che l’ultimo posto dove si vorrebbe trovarsi con un dente rotto è a 30 metri di profondità.
La prevenzione
Per risolvere e prevenire questi inconvenienti e godersi una vacanza da sogno è consigliabile affidarsi sempre ad esperti prima di intraprendere questo tipo di attività, e fissare una visita di controllo dal dentista prima della partenza.
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