La sig.ra Antonella, è venuta in visita al Centro Andriolo, inviata da un Medico Otorinolaringoiatra per due tipi di problematiche:
Dolori all'articolazione temporo-mandibolare (ATM).
Russamento notturno importante.
In questi casi, per poter effettuare un diagnosi accurata, è necessario avvalersi di un Team di professionisti:
Lo gnatologo
L’ortodonzista
il protesista.
Gli esami diagnostici da effettuare sono molteplici, proprio perché le aree d’interesse sono di diversa competenza clinica:
Condilografia per l’analisi dinamica dell’articolazione
Risonanza Magnetica per capire lo stato di usura delle strutture ossee, cartilaginee e muscolari dell’articolazione.
Polisonnografia, per capire il grado di russamento ma soprattutto di apnee notturne, cioè quanto la paziente non respira durante la notte.
Dopo lo studio effettuato è emerso che la sig.ra, con un apposito bite, chiamato MAD (dispositivo orale di avanzamento mandibolare) avrebbe potuto migliorare notevolmente la sintomatologia di cui soffriva da tempo.
Come funziona il bite chiamato “mad”?
Ci sono molte ragioni per cui le persone russano. Molte volte le cause sono legate ad una ostruzione parziale delle vie aeree, ed una percentuale di queste dovute alla posizione “retrusa” della lingua e del tessuto della gola circostante.
I sistemi anti-russamento, come il dispositivo di avanzamento mandibolare (MAD), aiutano a diminuire questa retroposizione della lingua, spostando la mandibola e la lingua stessa in avanti, in modo da ricreare lo spazio di passaggio dell’aria, con conseguente riduzione o scomparsa del russamento e quello che più conta, delle apnee.
La conformazione del MAD
I MAD si adattano alla bocca e sono costruiti su entrambe le arcate. La parte superiore funge da ancoraggio a quella inferiore, costringendo la mandibola a rimanere più aperta e più in avanti.
Si eseguono delle impronte, si misura il grado di avanzamento mandibolare e quindi si confeziona su misura l ‘apparecchio.
Vengono poi eseguiti dei controlli mensili per apportare eventuali modifiche.
Dopo 6-8 mesi si ripetono gli esami per controllare i progressi della cura.
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