Che cos’è la carie?
La carie consiste nella demineralizzazione del tessuto dentale causata dagli acidi prodotti dai batteri della placca quando scompongono lo zucchero in bocca. Si tratta di un processo graduale che arreca un danno alla struttura del dente e che, se non viene arrestato, può portare in ultima istanza alla perdita dell’elemento dentario stesso.
Che tipologie di carie ci sono?
Carie coronali:
il tipo più comune che si verifica sia nei bambini che negli adulti, colpiscono la corona del dente, più in particolare la superficie masticatoria o la zona interprossimale (l’area di contatto tra un dente e l’altro)
Carie radicolari:
con l'avanzare dell'età, le nostre gengive si ritirano, lasciando esposte una porzione della radice del dente. Poiché non c'è smalto che copre queste aree, le carie in queste zone sono di facile formazione ed hanno una progressione molto rapida
Carie ricorrenti:
possono formarsi intorno a otturazioni o a corone protesiche già presenti nella bocca dei paziente. Si verificano per infiltrazione batterica delle zone di confine dente-restauro le quali, soprattutto con il passare del tempo, possono presentare delle microfessure che vengono colonizzate dai batteri della placca.
I 5 stadi della carie
Stadio 1: Macchie bianche o White Spot
Lo strato esterno dei denti è composto da un tipo di tessuto chiamato smalto. Lo smalto è il tessuto più duro del dente (e di tutto l’intero organismo!) ed è composto principalmente da minerali.
Tuttavia, quando un dente è esposto agli acidi prodotti dai batteri della placca, lo smalto inizia a disgregarsi. Quando ciò si verifica, inizialmente apparirà una macchia bianca color latte sulla superficie dentale. Questa è fase della formazione delle macchie bianche e l'inizio della carie.
Questa prima fase della carie reversibile. Esistono diversi trattamenti per ottenere la remissione di questa situazione patologica ed il dentista saprà indicare il metodo più adatto per ottenere il massimo del risultato. A volte può bastare seguire particolari accorgimenti nell’igiene quotidiana, in altri casi invece potrebbe essere necessaria l’applicazione in studio di sostanze specifiche.
Stadio 2: Perdita dello smalto
La fase successiva della carie comporta danni irreversibili allo smalto dei denti. Quando la lesione iniziale non viene trattata, si forma una si forma una vera e propria cavità nella superficie dello smalto che diventa visibile clinicamente o mediante particolari radiografie. L’inizio di questa fase è contrassegnato dall’inscurimento della macchia bianca che va ad assumere un colore brunastro.
È importante intervenire in questo stadio, perché la carie ha una progressione molto lenta finché rimane nella superficie dello smalto.
Per trattare la carie dello smalto sarà necessario rimuovere tutto il tessuto demineralizzato e restaurare la porzione di dente danneggiata con resine composite. Questo trattamento viene comunemente denominato otturazione e permette di sostituire lo smalto mancante e ripristinare la forza, la struttura e la funzione masticatoria del dente.
Stadio 3: Perdita della dentina
Se la lesione dello smalto non viene trattata, il processo patologico di demineralizzazione continuerà fino ad interessare lo strato successivo del dente: la dentina. La dentina è un tessuto più molle dello smalto e garantisce elasticità alla struttura del dente. Per le sue proprietà intrinseche, risulta più suscettibile all’azione degli acidi della placca, perciò il processo carioso si diffonderà più velocemente rispetto a quanto avviene nello smalto. La dentina presenta inoltre alcune terminazioni nervose, perciò può accadere (non sempre) che un danno alla dentina possa portare all’insorgenza di sintomatologia dolorosa, in particolare sensibilità agli stimoli termici caldi o freddi.
Se identificata precocemente, la carie dentinale può essere trattata con un'otturazione.
Stadio 4: Problemi alla polpa
Al centro del dente, c'è una sostanza chiamata "polpa". È qui che si trovano tutti i vasi sanguigni e le terminazioni nervose del dente. Pertanto, quando la carie ha raggiunto questa parte del dente, si inizia a provare un dolore significativo. Questo tessuto, una volta infettato dai batteri della carie, deve essere estirpato al fine di cessare la sintomatologia dolorosa. Il processo di rimozione della polpa dentaria e di tutto il tessuto infetto è chiamato cura canalare.
Stadio 5: ascesso
Se l’infezione della polpa non viene trattata può verificarsi un ascesso. Quest’ultimo consiste in un accumulo di pus che si raccoglie nei tessuti che circondano il dente. Rappresenta il tentativo del nostro sistema immunitario di combattere una grave infezione a carico del dente.
L’ascesso è un quadro clinico grave, può danneggiare anche la ossa mascellari ed i tessuti circostanti. Il trattamento consiste nella rimozione dell’intera polpa dentaria infetta mediante una cura canalare.
Il #CentroAndriolo consiglia di programmare delle visite di controllo periodiche così da poter intervenire tempestivamente ed evitare problematiche future .
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