Come vengono diagnosticate le carie?
Una visita di controllo due volte all’anno sarebbe l’ideale per intercettare la patologia cariosa e poterla trattare precocemente.
Il medico odontoiatra utilizzerà vari strumenti diagnostici.

Specillo
Nella prima ispezione l’odontoiatra si servirà di un apposito specillo (una sonda appuntita) per sondare la presenza di eventuali fori nello smalto. Qualora ci fossero dei segni di una patologia cariosa, la sonda rimarrebbe “impegnata” nei solchi dei denti a causa del rammollimento dei tessuti duri del dente provocato dal processo carioso.
DIAGNOcam
Le moderne tecnologie permettono di diagnosticare precocemente le lesioni cariose iniziali. Al #centroandriolo come ausilio diagnostico complementare alle radiografie intraorali utilizziamo un dispositivo intraorale simile ad una videocamera, il DIAGNOcam che, con una certa quantità di luce, transillumina il dente. Le lesioni cariose interrompono il fascio luminoso dando immagini di colore più scuro.
Bitewing
Infine per confermare la diagnosi di patologia cariosa interprossimale utilizziamo delle radiografie specifiche: le bitewing, due piccole radiografie che si inseriscono tra le arcate dentarie a bocca chiusa. Servono per vedere insieme le corone e parte delle radici dell’emiarcata destra e sinistra. L'intero processo dura pochi secondi.
Il trattamento delle carie
Il trattamento dipende dall’estensione e dalla profondità della carie. Quali sono i trattamenti che possono essere effettuati?
Fluoro:
L’utilizzo dei fluoruri o fluoroprofilassi è il metodo più efficace per la prevenzione e il controllo delle lesioni cariose. Quando la carie viene diagnosticata precocemente e coinvolge solo la prima metà dello smalto, i trattamenti al fluoro possono arrestare il processo carioso a patto che sia nel suo stadio iniziale (demineralizzazione dello smalto). Il fluoro inibisce la demineralizzazione e promuove la remineralizzazione della superficie dentale. Si può intervenire con l’applicazione topica di gel, o vernici contenenti fluoro, abbinate ad un trattamento domiciliare con dentifricio e colluttorio fluorato.
Otturazioni:
L’otturazione dentale è una comune procedura odontoiatrica indicata per restaurare i denti danneggiati da processi cariogeni, ripristinandone struttura, morfologia ed integrità.
L’otturazione dentale è sempre anticipata dalla rimozione del tessuto cariato e solo successivamente l’odontoiatra procede al riempimento della cavità con apposite resine composite.
Intarsio dentale:
Un’altra tecnica utilizzata per realizzare le otturazioni è l’intarsio. L’intarsio è costituito da materiale biocompatibile di elevato pregio estetico oltre ad essere maggiormente resistente nel tempo rispetto alla ricostruzione del dente in composito. A differenza dell’otturazione che viene realizzata in poltrona dall’odontoiatra in un’unica seduta, l’intarsio richiede generalmente due sedute, e il manufatto viene realizzato in laboratorio. Normalmente per inserire un intarsio sono necessarie due sedute: durante la prima l’odontoiatra prepara il dente per l’intarsio e si preoccupa di prendere l’impronta dentaria che servirà per creare il manufatto in laboratorio. Nella seconda seduta viene cementato l’intarsio.
Cura canalare o devitalizzazione:
Nel caso in cui la carie raggiunga una profondità tale da coinvolgere la polpa dentale, sarà necessario effettuare una cura canalare. La terapia canalare, nota anche come “devitalizzazione” permette di eliminare il nervo pulendo in profondità l'area dentale infetta che poi verrà sigillata con un materiale di otturazione apposito.
Estrazione del dente:
Nel caso in cui il dente dovesse essere gravemente danneggiato sarà necessario ricoprirlo con una corona artificiale. Nei casi più gravi potrebbe essere necessario estrarre il dente che verrà poi sostituito da un impianto, una piccola vite in titanio progettata per sostituire la radice di un dente naturale mancante. Grazie alla biocompatibilità del titanio, l’impianto dentale si integra perfettamente con l’osso e diventa un buon punto di ancoraggio per il dente sostitutivo (corona).
Come prevenire la carie
Una corretta igiene orale, utilizzando almeno due volte al giorno lo spazzolino, preferibilmente elettrico, e il filo interdentale, consente di eliminare la placca e i microrganismi adesi alla superficie dei denti.
Le linee guida nazionali raccomandano di:
Lavarsi i denti con un dentifricio al fluoro almeno due volte al giorno e preferibilmente dopo ogni pasto.
Ridurre cibi e bevande zuccherati e amidacei.
Utilizzare quotidianamente il filo interdentale per eliminare cibo e placca interdentale.
Effettuare visite di controllo regolari due volte l'anno.
Sigillanti dentali per proteggere le superfici masticatorie (molari e pre-molari) dei denti.
Per favorire il mantenimento della salute orale, il #CentroAndriolo consiglia di programmare delle visite di controllo periodiche così da evitare problematiche future.